Qual è la prima cosa che ti sovviene alla mente quando senti la parola “dente del giudizio”? Con molta probabilità sarà il termine “dolore”. Infatti, la fuoriuscita dei celebri terzi molari è nella maggior parte dei casi un processo tutt’altro che piacevole. Tuttavia, in alcuni casi è possibile estirpare il problema alla “radice” ricorrendo ad un intervento di germectomia. In che cosa consiste?
Nelle prossime righe analizzeremo nel dettaglio tutte le caratteristiche di questa operazione di chirurgia preventiva finalizzata ad evitare tutte le possibili complicanze che potrebbero insorgere durante l’eruzione dei denti del giudizio.
Come abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, la germectomia è un’operazione di chirurgia preventiva che comporta l’asportazione del germe di un dente permanente ancora in fase di sviluppo. Tale intervento viene applicato solitamente in relazione ai denti del giudizio, ciò nonostante, è possibile ricorrervi per qualunque altro elemento dell’arcata dentale.
L’asportazione del dente ancora nel suo “stato embrionale” aiuta a prevenire la genesi di problemi strutturali nelle arcate indotti proprio da un’errata fuoriuscita del dente stesso.
Nella sostanza che cos’è il germe dentale? Lo possiamo definire come il precursore embrionale del dente, ovvero la struttura che si sviluppa lunga la nostra lamina dentale. Il primo abbozzo di dente prende la forma di un cappuccio ectodermico: da qui si origina la papilla dentale che si trasformerà in seguito in dentina e polpa.
Lo step evolutivo successivo è il cosiddetto “stadio della campana”, in cui appunto l’organo dentale inizia ad assumere tale forma dando vita a quattro nuovi strati cellulari:
Infine, quest’ultimo si ripiega fino a costituire la corona del dente, mentre le sue cellule chiamate ameoblasti, si raggruppano per creare lo smalto dentale.
Un vecchio proverbio affermava che “prevenire è meglio che curare”. Quindi, quando sarebbe più opportuno fare la prima valutazione per comprendere se sia necessario o meno un intervento di germectomia?
Il periodo ideale è compreso tra i 12 e i 16 anni d’età. L’odontoiatra, avvalendosi di un supporto radiografico, effettua una panoramica per verificare la posizione dei terzi molari inferiori e superiori del giovane. In base alle stime di crescita ortodontica, lo specialista decide successivamente se la germectomia rappresenta la soluzione ideale per il proprio paziente.
L’odontoiatra propone l’operazione di chirurgia preventiva in alcuni casi specifici. I più comuni sono:
L’intervento è piuttosto rapido ed è caratterizzato da una durata di 30-40 minuti. Lo specialista procede con l’incisione della gengiva per poi passare al frazionamento del germe dentale. Quest’ultimo viene generalmente suddiviso in una serie di piccole porzioni al fine di agevolare l’asportazione. Una volta rimosso totalmente il germe l’odontoiatra richiude la gengiva con alcuni punti di sutura, i quali verranno rimossi una decina di giorni dopo l’intervento.
Il decorso post-operatorio non è soggetto a particolari complicazioni. Il giovane paziente potrebbe presentare nei giorni successivi all’intervento qualche gonfiore, sanguinamento o dolore. Il tutto però sarà facilmente gestito con una terapia farmacologica di 2-3 giorni.
Anche per quanto riguarda l’alimentazione post-germectomia non ci sono particolari prescrizioni. L’unico consiglio è evitare cibi troppo caldi e piccanti.
La prevenzione è un aspetto fondamentale per salvaguardare la tua salute dentale e quella dei tuoi cari. Non dimenticare di programmare delle visite periodiche dal tuo dentista di fiducia. Vieni a trovarci allo studio dentistico Priotti: qui troverai un team di esperti pronto ad accoglierti ed a mettere al tuo servizio tutta la loro professionalità. Ci prendiamo cura del tuo sorriso!