Anche il migliore dei dentisti può ritrovarsi a fare i conti con alcuni dubbi amletici durante il proprio lavoro. Ad esempio, in tema di impianti dentali, uno dei quesiti più diffusi è: meglio una corona dentaria avvitata oppure cementata?
Trovare una risposta a tale domanda non è così semplice. Infatti, entrambe le tipologie di corone dentarie presentano tutta una serie di svantaggi e vantaggi. Lo specialista, prima di qualunque scelta, dovrà valutare attentamente ogni singolo caso clinico. Solo dopo aver esaminato ogni dettaglio e possibilità, sarà in grado di consigliare al proprio paziente una corona dentaria avvitata o cementata.
Prima di rispondere a questa domanda è doveroso fare un piccolo ripasso sugli impianti dentali. Che cosa sono?
Nella sostanza sono caratterizzati da una vite in titanio che viene inserita all’interno dell’osso in sostituzione della radice naturale del dente mancante. Il titanio non è un materiale scelto a caso: è biocompatibile e di conseguenza esclude le possibilità di rigetto dell’impianto.
Sulla vite in titanio viene successivamente avvitata la protesi dentale, ovvero la corona. Nello specifico un impianto dentale è composto da tre elementi principali:
Nelle prossime righe ci concentreremo proprio su quest’ultimo elemento andando a snocciolare uno ad uno i vantaggi e gli svantaggi di una corona dentaria cementata o avvitata.
L’applicazione di una corona dentale cementata prevede il collocamento della protesi attraverso un apposito cemento, che viene posizionato solitamente sotto la linea della gengiva. Il cemento utilizzato è removibile, in quanto permetterà in un ipotetico futuro al dentista di intervenire per decontaminare la corona dentaria o per effettuare operazioni di pulizia dell’impianto dentale.
Rispetto ad una corona dentale avvitata, la versione cementata ha una resa estetica maggiore. Questo accade perché l’utilizzo del cemento rende superflua la presenza di fori di connessione. Non a caso, le corone dentarie cementate vengono utilizzate in sostituzione dei denti mancanti nelle aree anteriori della bocca, ovvero quelle più visibili.
Un aspetto tecnico molto importante riguardante le corone dentarie cementate è rappresentato dalla possibilità di utilizzarle in presenza di impianti posizionati in modo non parallelo. In questo particolare scenario avvitare un ponte sarebbe pressoché impossibile. Sfruttando invece la saldatura attraverso il cemento l’inserimento della protesi potrà essere effettuato senza problemi.
Passiamo però al risvolto della medaglia. Quali sono gli svantaggi di una corona dentale cementata?
Come abbiamo osservato poche righe più in su, il cemento utilizzato per fissare la corona dentaria viene applicato sotto la linea della gengiva. Tutto ciò rende la pulizia dell’area piuttosto complessa favorendo la proliferazione di batteri che possono dare origine ad infezioni anche gravi, come ad esempio la perimplantite.
Davanti ad uno scenario simile neanche le operazioni di decontaminazione da parte del dentista saranno così semplici. Infatti, sarà costretto ad utilizzare una sorta di piccolo martello pneumatico per togliere il cemento, e se ciò non sarà sufficiente, dovrà rompere direttamente la corona dentaria.
Meglio una corona cementata o avvitata? Per rispondere a questo quesito alquanto complesso non ci resta che osservare da vicino i vantaggi e gli svantaggi connessi ad una corona dentale avvitata.
Quest’ultima viene letteralmente avvitata sulla vite attraverso un foro di connessione, il quale viene successivamente ricoperto con del composito. A differenza della corona dentale cementata, il rischio di infezioni ed infiammazioni è praticamente nullo. Il dentista potrà effettuare la pulizia dell’impianto semplicemente togliendo il “tappo” dalla corona.
È arrivato il momento di passare però alle note negative. Una corona dentale avvitata non brilla certamente dal punto di vista estetico. Il composito che riempie il foro di connessione è destinato col tempo ad usurarsi ed ad ingiallirsi. Per tale motivo le corone avvitate vengono privilegiate per gli impianti dentali posizionati in zone poco visibili della bocca.
Nel paragrafo precedente abbiamo sottolineato quanto le corone dentarie cementate rappresentino una delle soluzioni migliori in presenza di più impianti non paralleli. Lo stesso non si può dire delle versioni avvitate.
Infatti, l’inclinazione degli impianti dentali rende difficile l’avvitamento della corona sul perno rendendo necessario il ricorso ad un MUA, detto anche moncone, un particolare tipo di abutment che permette di allineare la parte alta dell’impianto.
Questa lunga lista di pregi e difetti ci ha offerto una panoramica più ampia sul mondo delle corone dentali. Nonostante tutto è impossibile offrire una risposta univoca alla domanda “meglio una corona dentaria avvitata o cementata?”.
Lo specialista valuterà ogni caso clinico ed in base alle analisi ed i dati raccolti fornirà la soluzione migliore al proprio paziente. L’importante è rivolgersi sempre ad un professionista esperto.
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