tutto quello che c e da sapere sui denti in gravidanza
pubblicato il:17/11/2023
di:Dott.ssa Anita De Agostini

La gravidanza rappresenta, nel bene e nel male, un periodo unico nella vita di ogni donna: da un lato si sperimenta la gioia di dare alla luce una nuova vita e dall’altro bisogna fare i conti con tutti quei piccoli grandi inconvenienti che caratterizzano i nove mesi di gestazione.
Nella lunga lista dei “fastidi” che affliggono una donna incinta possiamo inserire le nausee, i piedi gonfi, gli sbalzi ormonali e tanto altro ancora. Inoltre, sapevi che la “dolce attesa” influisce anche sulla salute orale? Che cosa succede ai denti in gravidanza?

Come cambiano i denti in gravidanza?

Un vecchio proverbio dice: «Per ogni figlio un dente”. Molto spesso i modi di dire sfumano nella leggenda, ma tutto sommato mantengono quasi sempre un piccolo fondo di verità. Certamente le donne incinte non corrono il rischio di restare edentule, ciò nonostante, il binomio denti-gravidanza può avere come conseguenza la comparsa di qualche problema dentale.
Per quale motivo? Le cause vanno ricercate nei già citati sbalzi ormonali che interessano le donne durante i nove mesi di gestazione. In questa fase la produzione di estradiolo e progesterone cresce in maniera esponenziale andando ad influire sulle mucose uterine, così come su quelle orali.
Queste alterazioni ormonali determinano con maggiore facilità la desquamazione delle gengive ed il loro sanguinamento. Inoltre, i denti in gravidanza dovranno vedersela anche con gli effetti di una maggiore salivazione tipica del periodo. L’aumento di saliva altera i livelli di PH della bocca e favorisce la solidificazione della placca batterica, la quale si tramuterà nell’odiato tartaro.

L’arma migliore durante la gravidanza: la prevenzione

Durante la gravidanza è doveroso prestare massima attenzione all’igiene orale. Come abbiamo avuto modo di osservare nel paragrafo precedente, la bocca è più soggetta all’azione dei batteri ed inoltre, il sistema immunitario delle donne incinte risulta tendenzialmente più debole.
Per evitare la rapida formazione di tartaro è necessario spazzolarsi accuratamente i denti dopo ogni pasto ed utilizzare anche il filo interdentale per rimuovere i residui di cibo più ostici nascosti tra gli interstizi dei denti. Ed il collutorio si può usare in gravidanza?
Circola da decenni una vera e propria bufala che afferma che il collutorio non possa essere utilizzato dalle donne in attesa. È assolutamente falso! Anzi, il collutorio riduce le possibilità di attacchi batterici per i denti in gravidanza. Tuttavia, si consiglia di utilizzare durante i nove mesi esclusivamente collutori al fluoro e senza alcol.
Invece, la versione con clorexidina va evitata in gravidanza, a meno che non sia il dentista a sottoscriverla per la cura di una determinata patologia dentale. La clorexidina, utilizzata come principio attivo antisettico nei collutori, è stata classificata dalla FDA (Food and Drug Administration) come un “rischio di tipo B”. durante la gestazione.
Nonostante ciò, a livello scientifico non esistono prove di tetratogenità – rischio di malformazione del feto – in merito all’assunzione della sostanza. Non sono mai stati eseguiti test scientifici su donne gravide, ma esclusivamente su animali, i quali non hanno riportato alcun effetto collaterale.

Quali malattie possono colpire i denti in gravidanza?

Le malattie più comuni che possono colpire i denti in gravidanza sono sostanzialmente la parodontite e le carie.
Nel caso della piorrea si tratta di un’infiammazione che colpisce in prima istanza le gengive per poi spingersi fino al legamento paradontale e negli scenari peggiori fino all’osso alveolare, ovvero la porzione ossea in cui alloggia il dente. Questo rappresenta l’ultimo e più grave stadio dell’infezione, il quale può comportare la perdita dei denti.
Per quanto riguarda invece le carie dei denti in gravidanza il rischio più grande è quello della trasmissibilità al neonato. In che senso? Tra i principali batteri responsabili della carie c’è lo Streptococco Mutans, in grado di produrre un biofilm che si attacca alle pareti dei denti intaccando e corrodendo il loro smalto.
Tale batterio è trasmissibile al neonato nei primi 24 mesi di vita proprio attraverso la saliva della mamma. Un semplice bacio, l’uso di posate in comune oppure la cattiva abitudine di mettersi in bocca il ciuccio prima di darlo al proprio piccolo, possono diventare il veicolo perfetto per lo Streptococco.

Durante la gravidanza si può andare dal dentista?

Moltissime donne incinte tendono a rimandare i controlli dentali a dopo il parto. Non c’è nulla di più sbagliato! Abbiamo già sottolineato come i denti in gravidanza siano più sensibili all’azione dei batteri. Per tale motivo è essenziale monitorare costantemente lo stato di salute della cavità orale durante i nove mesi preparto.

Quali tipologie di intervento è possibile effettuare?

I primi tre mesi di gravidanza rappresentano il periodo più delicato per il feto. In questa fase avviene la cosiddetta organogenesi, ovvero la formazione dei tessuti e degli organi del nascituro. Per non interferire con questo importante processo è necessario evitare di assumere farmaci e sottoporsi a radiografie.
Tuttavia, in questo delicato trimestre è possibile ricorrere a sedute di detartrasi senza alcun problema. Tra il terzo ed il sesto mese la gravidanza vive con la fine delle nausee una sorta di “momento di quiete”, che si sposa perfettamente anche con alcuni piccoli interventi dentali.
Nel secondo trimestre, infatti, si possono effettuare senza problemi la cura di carie superficiali, devitalizzazioni ed anche alcune estrazioni semplici. Inoltre, in linea generale, in questo periodo le donne incinte possono assumere anche gli analgesici.
Infine, la finestra temporale che va dal sesto al nono mese non è la migliore per il trattamento dei denti in gravidanza. Pian piano che il parto si avvicina si riduce sempre più la resistenza allo stress e ci si sente maggiormente affaticati. La tolleranza al dolore sarà minima e di conseguenza si cercherà di rimandare l’intervento alla fine della gravidanza.

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